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Il Tazebao

Questa sezione speciale del tazebao è dedicata prettamente ad articoli di interesse relativi al periodo pre-elettorale. In periodi non elettorali non verrà più aggiornata.
L'unico spazio di discussione libero ed aperto, regolarmente attivo ed aggiornato sarà solamente "Il Tazebao". Grazie
Franco Porta

11 marzo 2008
Riflessioni

A meno di tre settimane dal voto vorrei esternare alcune riflessioni. Premesso che "Insieme per il Bulldog" con "Il Tazebao" rimangono le vera novità di questa campagna elettorale; infatti non dobbiamo dimenticare che per la prima volta nella storia del CIB si è parlato di "liste" introducendo un "programma" (altra novità mai intrapresa da nessuno in passato) impostato su concetti quali: innovazione, trasparenza e comunicazione; e in tempi non sospetti sono state poste le basi per un coerente riformismo elettorale chiedendo ufficialmente al Consiglio Direttivo di prendere in esame la possibilità di un cambiamento in tal senso (cosa che spero venga discussa in occasione della prossima assemblea dei soci).
Il nostro programma non è l'elenco dei sogni irrealizzabili. Noi non facciamo promesse che svaniranno il giorno dopo il voto, ma al contrario, il nostro programma è basato sulla forza dei nostri valori, sulla difesa dell'identità del bulldog inglese e su una politica inedita a favore dei soci, che consentirà un grande sviluppo del Circolo Italiano Bulldog.
Negli ultimi mesi abbiamo visto nascere coalizioni "costruite" per vincere al cui interno c'è tutto e il contrario di tutto. Mi chiedo: ma saranno in grado poi di governare? Forse sì forse no, sicuramente le trovo un pò troppo eterogenee…. e quindi costrette a privarsi dei temi etici (in quanto prive della necessaria coesione) fondamentali per un gruppo che voglia ben governare per tutto il mandato.
I soci ed il bulldog come soggetti centrali, dunque, che attraversano trasversalmente tutto il programma e molti altri temi: dalla riforma del Codice Deontologico alla giusta selezione, dall'attenta scelta dei giudici specialisti al rifacimento degli organi di comunicazione.
Un documento programmatico suddiviso in vari punti che è stato illustrato in modo dettagliato su questo spazio in tempi in cui nessuno neppure si sognava di parlare di programmi.
Noi siamo consapevoli che stiamo conducendo un arduo confronto che si svilupperà e prenderà forma solo nel medio periodo. La fretta di decidere è spesso cattiva consigliera. Credo che nei prossimi anni molti soci capiranno con raziocinio che non possono essere sempre considerati dei numeri da mettere nel mucchio; ed a loro facciamo il nostro appello: riprendetevi il vostro voto, riappropriatevi della vostra libertà, non è ammissibile che qualcun altro scelga per voi!
Infine, a proposito di eventuali scenari di larghe intese in Consiglio dopo il voto, pensiamo che non debbano esistere ipotesi di accordi post elettorali. Le alleanze, se alleanze ci devono essere, devono essere fatte prima delle elezioni e non dopo; ed è anche per questo che caldeggiamo un sistema elettorale basata su "liste" e non sui singoli soci.

09 marzo 2008
Deleghe Assemblea dei soci.

Cari amici  a poco meno di tre settimane dall'Assemblea dei Soci del CIB, dove si svolgeranno anche le elezioni del nuovo Consiglio Direttivo che guiderà il nostro Club per il prossimo triennio, mi sembra che sia iniziata quella che possiamo definire "l'incetta delle deleghe" bussando da porta a porta a richiedere la procura al voto che poi verrà fatta valere principalmente per vantaggi personali o di schieramento.
Ammesso e non concesso che la delega dovrebbe rappresentare chi, per svariati motivi è impossibilitato a partecipare, sarebbe auspicabile che venissero anche comunicate le proprie opinioni sull'ordine del giorno affinchè le decisioni prese in tale sede siano espressione completa dei soci del CIB.
Dato che è mia intenzione presentarmi all'assemblea dei soci, voglio lanciare un appello a tutti coloro che condividono il mio pensiero e le mie idee (già ampiamente illustrate su questo spazio libero, progressista ed indipendente): amici aderite, aderite, aderite e inviatemi le vostre deleghe così da far valere i nostri diritti e le idee che condividiamo.

Porta Franco
Casella Postale 12
20010 Boffalora Sopra Ticino (Mi)

E-mail: franco@endoxa.it
Fax 02 97296388



03 marzo 2008
Ricevo dal sig.Alessio Mucciarelli, con preghiera di pubblicarle, alcune riflessioni in merito al primo Bulldog dell'Anno che si svolgerà a Pescia nel mese di aprile.

Con questa mia rispondo a quanti contestano la manifestazione che mi accingo ad organizzare il 5 e 6 aprile a Pescia, il primo Bulldog dell'Anno in Italia.
Lo faccio tramite il Tazebao sul sito del sig. Franco Porta ritenendolo terreno neutrale nei confronti dei due schieramenti che si affrontano per le elezioni del consiglio del Club di razza nell' assemblea del 29 marzo 2008.
Io Alessio Mucciarelli amante e appassionato della razza bulldog inglese organizzo il primo Bulldog dell'Anno in Italia per una mia pura soddisfazione. La soddisfazione di vedere una sfilata dei più bei soggetti presenti in Italia negli ultimi anni. Chiamo a giudicare tre fra i più vecchi allevatori inglesi ancora in attività che hanno visto e giudicato l'evoluzione di questa razza negli anni e nel mondo. Senza timore di smentita credo di poter affermare che una parte significativa della storia del Bulldog Inglese in Inghilterra giudicherà il primo bulldog dell'anno in Italia. Ritengo ne sia arrivato il momento visto che Spagna ed Olanda ci hanno già abbondantemente preceduto.
Organizzo questa manifestazione con le mie forze grazie all'aiuto di due Gruppi Cinofili toscani Empoli e Pistoia che hanno creduto in questa mia pazza idea.
Al signor Moreno Maltagliati, non me ne voglia, rispondo che la cinofilia non si fa con  le ipotesi ma con i fatti come lui stesso mi ha dimostrato ottenendo risultati sui ring e non a parole.
Alla signora Luana Martinini, non me ne voglia, dico che senz'altro ho copiato una sua idea e la metto in pratica sulla scia dell'emozione sopraggiunta nel novembre 2007 quando sono rimasto folgorato dalla mia prima visita al B.o.Y. , ma visto che l'idea era sua per quale motivo non organizzare la manifestazione prima di essere eletti come consiglieri sarebbe stato un ottimo biglietto da visita?
A tutti dico che organizzo questa manifestazione forse troppo in fretta e furia ma ci provo per il bene della razza e la passione che ho e penso che prima di criticare tanti potrebbero rimboccarsi le maniche e provare a fare qualcosa di nuovo indipendentemente del C.I.B. o dagli interessi personali: ce n'è bisogno per migliorare la razza.
Spero di poter vedere a Pescia gli ottimi soggetti del sig. Moreno Maltagliati e della sig. Luana Martinini: tre rappresentanti della storia del Bulldog in Inghilterra sono pronti a giudicarli non occorre pagare iscrizione o quant'altro è sufficiente essere presenti per entrare nella storia del Bulldog dell'anno in Italia e visto che si può fare meglio dimostriamolo con i fatti e non a parole.


"Promesse da marinaio del passato"

Gentilissima signora Paola Bonetto,
come vede, la chiamo solo signora e non anche presidente perché quando una persona fa promesse da marinaio del passato, promesse che non mantiene o che sa di non poter mantenere, perde credibilità e quindi perde di “presidenza”.
Son passati anche questi ultimi tre anni, ma di quanto aveva promesso o fatto presagire, di quanto avrebbe fatto, finora non se ne scorge nemmeno l’alba, non dico l’aurora, che forse sarebbe pretendere troppo, ma nemmeno l’alba.
Le promesse o le aspettative disattese, per non dire dei “colpi di testa” compiuti dal suo direttivo in questi tre anni, sono tali che ci vorrebbero pagine intere per raccontarle tutte. Mi limito qui a soli tre punti fondamentali.
Ho ancora davanti agli occhi la sua espressione, con quel modo di sorridere tutto particolare, quando, nel discorso di chiusura dell’incontro di Milano del 4 dicembre 2005, arringava i soci facendo loro intuire che finalmente, votando il Codice Deontologico, sarebbero stati felici, che sarebbero stati felici se lo fossero stati tutti. Ora non mi sembra che questo stia avvenendo, anzi, il contrario, mi guardo intorno e vedo più soci infelici e più infelici di prima.
Continuava a dire che il panorama dei bulldogs era frammentato e che lei avrebbe provveduto o contribuito alla sua riunificazione in un’unico gruppo di “sani e selezionati”, ma, a quanto vedo, mi sembra di vedere una compagine ancor più divisa, ancor più nemica e cattiva una parte verso l’altra: basta leggere i post e i commenti di taluni forum per rendersi conto del fondo di sarcasmo esistente.
Infine aveva fatto della concertazione un suo punto di forza. Ricorda le sue parole e quelle dei consiglieri del suo schieramento? Più o meno dicevano così: “Non faremo nulla che non sia concordato e che non sia stato ampiamente discusso ed accettato dalle parti in causa”.
Su questi tre punti rammentati, ha fatto esattamente il contrario di quanto promesso o fatto credere. Promesse da marinaio del passato, per l’appunto. In ogni porto dove ancoravano, cercavano il trastullo con ingenue malcapitate promettendo loro, in cambio, un avvenire migliore. Un avvenire che essi sapevano di non poter esaudire. Promesse che non avrebbero potuto mantenere: esattamente quello che ha fatto lei, fintantochè non si avvereranno le sue promesse fatte.
Non crede, presidente Paola Bonetto, sarebbe meglio, piuttosto che scopiazzare qua e là da programmi altrui idee e soluzioni innovative, lasciare che i promotori di quelle idee e di quei disegni di rinnovamento li portassero avanti loro e li realizzassero per il bene del Club e della razza bulldog?


Tesseramento CIB

Cari amici, visti i discutibili risultati degli ultimi anni della gestione della vita del CIB, ho riflettuto molto circa la necessità di un rinnovamento generale ed è per questo che ho preso la decisione di presentare alle prossime elezioni una lista alternativa che affronti e risolva i problemi che bloccano lo sviluppo del Bulldog Inglese in Italia e la modernizzazione del nostro Club. Anche se ai più potrà sembrare prematuro parlare delle prossime elezioni che avranno luogo nel mese di marzo 2008, Vi ricordo che l'esercizio dei diritti sociali spetta ai soci regolarmente iscritti ed in regola con il versamento della quota sociale per l'anno in corso; quindi risulta basilare, oltre all’iscrizione per l’anno 2008, anche l’iscrizione per l’anno 2007. Vi suggerisco quindi a prendere in esame, nel caso già non lo foste, l’opportunità di iscriverVi al CIB così da poter contare anche su un Vostro apporto nel momento del bisogno.Un CIB diverso è possibile, non è uno slogan, è una certezza!
Per chiarimenti potete contattarmi telefonicamente al  349.5282185 o scrivermi una e-mail: franco@endoxa.it

Marzo 2008: un'occasione da non perdere.

Cari bulldoggers, il prossimo marzo è un mese che mi piacerebbe segnaste in rosso sulla vostra agenda. Sarà un mese speciale perchè vedrà scendere per la prima volta in campo in veste ufficiale una forza nuova: Insieme per il Bulldog. Non pensate che trattandosi di un appuntamento che ha a che fare con la politica del Club sia qualcosa che non vi riguarda, di lontano dalla vostra vita, dalla vostra realtà, dalle vostre speranze. Sì lo so, oggi l'immagine del CIB è molto consumata, un fiore ormai appassito della cinofilia italiana, e per questo capisco la poca voglia e la fatica di avvicinarsi ad esso. Ma pensate per un momento cosa sono sempre state nel passato e cosa continuano ad essere le elezioni del Consiglio Direttivo di una associazione di razza come la nostra. Le elezioni sono una possibilità. Rappresentano la possibilità di immaginare un Club diverso e di provare a costruirlo. Le elezioni sono anche condivisione di intenti, lo sforzo di un gruppo di amanti ed estimatori della razza che ha la voglia e la gioia di ritrovarsi insieme. Un agire comune, un pensare comune. Per la prima volta un gruppo che nasce e chiede anche alle nuove generazioni di partecipare alla sua costruzione, a questa avventura. Insieme per il Bulldog vuole rappresentare la giusta tradizione, che sta alla base della nostra razza, unitamente ai nuovi bisogni che si avvertono sempre più, così che il CIB diventi davvero un luogo dalle molteplici attività, dove i diversi saperi possono incrociarsi e confrontarsi per crescere insieme, dove parlare finalmente di bulldog, di selezione e creare le condizioni dove tutti abbiano la possibilità di sperimentare le proprie qualità. A contribuire a rendere più semplice e vicino a voi il mondo della cinofilia, perchè vi troviate opportunità e diritti al momento opportuno. Per la prima volta nella storia di questo Club nel mese di marzo prossimo venturo si potrà andare a votare con una nuova speranza. Cogliete quest'opportunità, partecipate, scegliete e costruite il nuovo CIB insieme a noi e fatelo vostro.

Le cose da fare, che vogliamo fare, che faremo.

Siamo stati a lungo di fronte a un bivio: continuare per altri anni ad interrogarci, ascoltare i punti di vista e i problemi di tutti, ampliare questo elenco programmatico a dismisura; oppure scendere in campo senza preoccuparci troppo delle inevitabili mancanze. Abbiamo optato per questa seconda scelta nella consapevolezza che sia impossibile racchiudere in un programma tutti i problemi legati al Club ed al Bulldog Inglese, e anche nella convinzione che sia più importante far comprendere il nostro approccio alle problematiche e il nostro sguardo diverso alle soluzioni così da proporci ora, piuttosto che stilare elenchi di problemi e progetti in attesa di una completezza irraggiungibile. Queste che seguono sono le nostre idee, le nostre proposte per cambiare sguardo, riconoscendo che un cambiamento è possibile: 

  • maggior comunicazione e trasparenza verso i soci;

  • diffusione di tutte le iniziative intraprese dal CIB;

  • modifica del Codice Deontologico ponendo come “soggetto” il singolo cane;

  • regolamentazione delle norme per il "Bulldog Selezionato";

  • favorire l'inserimento del bulldog inglese nell'elenco delle razze ammesse dall'ENCI nel Registro dei Riproduttori Selezionati;

  • motivare le classi juniores e giovani attraverso l’introduzione di premi speciali;

  • modifica dell’attuale regolamento del giovane top dog con l’istituzione di un nuovo sistema per valorizzare i soggetti vincenti;

  • revisione del sistema espositivo: solo giudici specialisti alle esposizioni speciali e/o raduni;

  • pubblicazione immediata delle classifiche di tutte le singole esposizioni, anche se prive di riscontro fotografico;

  • reportage fotografico professionale garantito almeno per tutte le mostre speciali e raduni;

  • garanzia della presenza di almeno un membro del Consiglio Direttivo ad ogni mostra speciale a totale disposizione degli espositori;

  • iniziative per i neofiti legati alle esposizioni di bellezza da organizzarsi durante il campionato sociale ed il raduno di primavera;

  • istituzione di una "hot-line" per tutte le problematiche;

  • organizzazione del campionato sociale e del raduno di primavera sotto la totale responsabilità del CIB;

  • scelta delle località per il campionato sociale ed il raduno di primavera di prima qualità sia per ricettività che per infrastrutture;

  • introduzione di incontri tecnici con i giudici abilitati per una maggiore sensibilizzazione verso la razza, finalizzata anche ad un'unificazione dei giudizi;

  • organizzazione di incontri tecnici sulla razza con intervento di specialisti;

  • maggior tutela della salute;

  • maggiore informazione circa la selezione e le problematiche d'allevamento;

  • rifacimento del sito web e del giornalino sia nei contenuti che nel formato;

  • prezzo unico per tutti coloro che vogliono comunicare le proprie cucciolate con la sola eccezione dei non soci;

  • supporto e più diffusa informazione circa le problematiche legate al bulldog inglese;

  • iniziative con altri club europei (incontri tecnici, gemellaggi, scambi culturali);

  • comunicazione dell’elenco dei soci con specifica indicazione dei dimissionari e dei nuovi iscritti;

  • modifica delle attuali norme per l’elezione del Consiglio Direttivo con l’introduzione di un sistema basato su liste e relativi programmi;

  • massimo due mandati consecutivi per la medesima carica all’interno del Consiglio Direttivo;

  • la cosa che manca. Ce n’è sempre una che manca, che ne fa venire in mente altre due, che poi si scoprono essere quattro. Le mettiamo qua, le cose che mancano.

Abbiamo deciso di chiamare questo nostro progetto “Insieme per il Bulldog”, perché le cose si fanno insieme. Da soli non si cambia. I nostri progetti non sono impossibili, non sono fantasie campate in aria; sono uno spostamento di sguardo, prendono i problemi da un diverso punto di vista analizzandoli e risolvendoli. Noi pensiamo che si può immaginare un futuro migliore, un Club migliore, un bulldog migliore. E’ lecito farlo, se non doveroso. L’utopia sta nel credere che questo non sia possibile. Il mondo cambia in continuazione e la direzione la scegliamo noi giorno dopo giorno; non è vero che non c’è più niente da fare, non è vero che è troppo tardi, non è vero che ormai è così, non è vero che tutto ciò è inevitabile. Siamo convinti che la sfida della gestione del CIB si vinca sul piano della competenza delle persone chiamate a svolgere i ruoli direttivi e sulla programmazione degli interventi secondo obiettivi fissati, e non improvvisando giorno per giorno proposte di soluzioni soltanto intuitive e soggettive, non coordinate tra loro e soprattutto prive di una visione di insieme degli obiettivi che si vogliono raggiungere.Aiutaci anche con il tuo consenso ad attuare questo progetto.


Revisione del Codice Deontologico: la nostra proposta.

Dopo tante parole spese circa il Codice Deontologico redatto dal CIB, il momento impone di fare chiarezza su questo argomento piuttosto controverso. Spesso e volentieri, a mio avviso, si fa confusione tra termini che hanno alla base contenuti tecnici e altri legati all'etica.
Andiamo con ordine partendo dall'ormai fatidico incontro svoltosi il 4 dicembre 2005 presso la sede dell'ENCI di Milano dove il Consiglio Direttivo del CIB ha di fatto presentato il "Codice dell'Allevatore Selezionatore", salvo chiamarlo nel Titolo 1 - Definizione, "Codice Deontologico".
L'errore che sta alla base di tutte le varie polemiche ed incomprensioni che si sono create col passare del tempo sta tutto lì. Mi spiego meglio.
Ciò che il Direttivo del CIB ha fatto, è stato quello di mischiare argomentazioni tecniche con altre di natura prettamente etiche, facendo così sollevare indignazioni e critiche da parte di alcuni allevatori che si sono visti parificati ad altri, che forse non pensano nemmeno loro di appellarsi come tali.
La soluzione a questo errore sta nel dividere le due argomentazioni, mettendo a punto due regolamenti ben distinti: da un lato il "Codice Deontologico dell'Allevatore" e dall'altro il "Soggetto Selezionato".
Una bozza di tali regolamenti, da sottoporre ad approvazione, potrebbe essere la seguente:

Codice Deontologico

Sottoscrivendo il presente Codice io sottoscritto m'impegno a:

  • prestare il massimo rispetto alla tutela della salute del cane, curandone il benessere e somministrando una corretta alimentazione, fornendo acqua in quantità sufficiente e con tempistica adeguata ed evitando ogni condizione di indegenza;

  • non tenere i cani in gabbie anguste, assicurando una regolare pulizia degli spazi destinati alla dimora;

  • assicurare le necessarie cure sanitarie;

  • accoppiare i cani non prima del primo estro dopo l'anno di vita;

  • accoppiare soggetti soltanto se in condizioni fisiche ottimali;

  • non sottoporre le fattrici a più di quattro parti nel corso della loro vita, conteggiando anche i parti a cui la stessa fosse stata eventualmente sottoposta da altri precedentemente;

  • far partorire le fattrici in condizioni ideali fornendo tutta l'assistenza necessaria;

  • curare al meglio i cuccioli per tutto il periodo neonatale e di accrescimento;

  • iscrivere la cucciolata al Libro Origini dell'ENCI ed all'Anagrafe Canina regionale;

  • cedere i cuccioli solo dopo aver effettuato le vaccinazioni necessarie, esenti da parassitosi intestinali e con un certificato di buona salute rilasciato da un veterinario iscritto all'Albo;

  • informare i nuovi proprietari delle pecularietà della razza, le problematiche di accrescimento e di salute, mantenendo una buona disponibilità nei loro confronti;

  • Consegnare al nuovo proprietario copia del mod.A, del mod.B, copia dell'avvenuta iscrizione all'anagrafe canina regionale e copia degli eventuali esiti dell'esame ecocardiodoppler e del DNA unitamente al documento di cessione di proprietà del soggetto;

  • mantenere un comportamento corretto alle esposizioni canine nel rispetto dei canoni generali imposti dallo spirito sportivo.

Soggetto Selezionato

Sottoscrivendo il presente Codice io sottoscritto mi impegno a:

  • depositare un campione di materiale biologico per tutti i soggetti di cui viene fatta richiesta di ammissione alla riproduzione selezionata;

  • aver eseguito l'esame ecocardiodoppler per escludere qualsiasi patologia cardiaca;

  • aver certificato l'assenza di gravi patologie oculari;

  • aver ottenuto almeno due qualifiche di "eccellente" in mostra speciale o raduno, una in mostra internazionale ed una in mostra nazionale, con almeno tre giudici diversi;

  • non alterare i soggetti con interventi "correttivi".

Definite le norme tecniche e deontologiche, un passo successivo sarebbe quello di riconoscere la figura dell'Allevamento Selezionato CIB che a mio avviso potrebbe avere i seguenti requisiti:

  • disporre di una struttura adeguata capace di garantire la salute ed il benessere dell'animale;

  • alimentare i propri soggetti esclusivamente con alimenti di prima fascia o mangimi super premium;

  • almeno il 75% dei soggetti destinati alla riproduzione siano soggetti selezionati.


07 agosto 2007

Insieme si può.

Vi siete mai chiesti quante persone gravitano nel campo del bulldog inglese? Tante! Se da un lato questo può essere considerato un fattore positivo, dall'altro bisogna costatare che manca un fattore di unità, e questo è un elemento negativo perché si frammentano e si disgregano forze che, unite, sarebbero davvero una realtà importante. Persone spinte dalla stessa passione sono schierate su fronti talvolta opposti, che si fanno, in certi casi, addirittura antagonismo. Analizzare i motivi di questo frazionamento significherebbe riaprire vecchie ferite e non è questa la sede per fare inutili polemiche. Il mio è un invito alle coscienze di tutti quelli come me, che si sono avvicinati al bulldog inglese spinti dall’amore della razza e dal piacere di conoscere la sua storia e quella delle persone che l'hanno scritta, per divulgare nelle coscienze degli estimatori la salvaguardia della razza, per tutelare e controllare i cambiamenti che costantemente viviamo e, non da ultimo, per stare insieme. La realtà, purtroppo, non è così. La realtà è fatta di individualismi, di gelosie e rancori personali, di strumentalizzazioni che spesso sono la causa della divisione della gente che condivide in fondo lo stesso pensiero. Negli anni passati spesso si son viste nascere aggregazioni e schieramenti diversi, ma credo di poter affermare che la finalità iniziale fosse stata quella di creare una realtà associativa unitaria, di fatto mai raggiunta. Il risultato di tutto questo frazionamento è l'impotenza e, sebbene con qualche segnale positivo, ancora una volta le singole realtà appaiono tutt'altro che forti e rappresentative. Un'occasione perduta a causa dell'incapacità di alcuni di comprendere l'importanza dello stare insieme secondo l'antico detto “l'unione fa la forza”. Spero che almeno questa volta tutti i soci comprendano il momento storico e non commettano ancora una volta l’errore di soccombere alle gelosie personali e/o alle sterili polemiche di alcuni, e che finalmente si possa far leva sul fattore aggregante di cambiamento in nome della razza che tanto amiamo.      Franco Porta

20 giugno 2007
A chi non pratica un'informazione vera e quindi priva di influenze di ogni genere.

Ancora una volta devo sottolineare la mancanza di una giusta comunicazione da parte del CIB. Come ho già più volte ribadito la comunicazione è alla base della trasparenza verso i soci, e posso affermare che bisogna sempre e comunque fornire un’informazione vera, al di fuori da ogni interesse politico e, in generale, sostenere il giusto senso della giustizia (quella vera). Innanzitutto bisogna essere contro ogni tipo di violenza non solo fisica, ma anche di pensiero, contro ogni tipo di freno interessato e infine contro la censura della realtà. L'ultimo episodio in ordine di tempo lo possiamo vedere in questi giorni. Dopo l’esposizione del Campionato Europeo svoltosi a Zagabria il 10 giugno scorso, dove ancora una volta gli espositori italiani presenti hanno tenuto alto il valore dei loro bulldogs presenti, tutti noi abbiamo notato e continuiamo a notare l’evidente difficoltà del CIB di fronte alle affermazioni scomode, ma vere, dei soggetti che hanno saputo vincere il titolo di Campionessa Europea 2007, la classe libera maschi, la baby femmine, la puppy maschi oltre a vari piazzamenti di rilievo. Il sito internet del CIB, che dovrebbe avere il compito di divulgare le principali notizie circa la razza in tempi, oserei dire reali, tace! Alla fine, come per il Campionato Mondiale di Poznan, i risultati saranno pubblicati, ma con calma, quando forse tutti già lo sapranno e la cosa non interesserà più a nessuno; e tramite lo strumento a loro disposizione finiranno per far credere alla gente meno informata che a causa di qualche intoppo tecnico non si è potuto fare altrimenti! Invito tutti i soci che non si sentono più rappresentati dal Consiglio Direttivo attuale e non trovano un riscontro tra le notizie vere e quelle filtrate, a far sentire la propria voce contattandomi. Tutti noi sappiamo che da internet si può trarre l'informazione vera, non strumentalizzata e soprattutto priva di qualsiasi interesse economico. Non riesco a capire perché, se un bulldog italiano, o di proprietà di un allevatore italiano, vince il Campionato del Mondo, il Campionato Europeo, una Ris. di CC al Cruft oppure il titolo di Campione Inglese, nessun organo ufficiale del CIB ne parla con la dovuta importanza. Io sono per l'informazione, quella vera.  Franco Porta


26 maggio 2007
Riflessioni.

Cara signora Presidente (ci si augura che una replica sia consentita), innanzitutto notiamo con piacere con lei che può approfittare del sito ufficiale del CIB per esporre le sue precisazioni, noi siamo costretti a costruirci “luoghi di discussione” che lei declassa a livello di “quattro chiacchiere al bar”.Ciò premesso passo ai punti su cui vorrei ribattere:
1.       non è mai stato detto o scritto che l’attuale Consiglio Direttivo del CIB avrebbe bloccato lo sviluppo del bulldog in Italia e/o impedito la modernizzazione del Club; semmai è stato detto che si sarebbe potuto fare di più e meglio; e a questo proposito se avremo i consensi necessari lo dimostreremo;2.       non pensiamo sia comunque tutto merito del CIB una maggiore longevità e qualità di vita dei nostri bulldogs, al limite sono da ringraziare gli allevatori che hanno selezionato meglio, magari importando linee di sangue nuove;
3.       Internet e veterinari: non ci risulta che grossi luminari dialoghino sul sito del CIB; d’altro canto il veterinario sotto casa ce l’abbiamo tutti;4.       “Io sono orgogliosa dei miei collaboratori” : ne prendiamo atto;5.       non è mai stata messa in discussione la sua buona fede per quanto riguarda il benessere del bulldog: si contesta l’applicazione;6.       troviamo riduttivo lo snocciolamento di numeri e di Euro fornito e ancora più riduttivo è dover costatare che nel 2006 i soci del CIB erano 328 a fronte di 1800 nuove iscrizioni al LOI;
7.       trasparenza: non erano i numeri di cui sopra che chiedevamo, magari, fra l’altro, se si volevano informare i soci dei fatti accaduti forse sarebbe stato meglio che gli interventi fossero stati pubblicati integralmente, se invece si voleva darne solo una parte non si doveva scrivere “verbale”, bensì “riassunto del verbale”;8.       ci sentiamo molto gratificati che abbia preso (e fatto suo) uno dei punti del nostro programma;
Per concludere, mi consenta, signora Presidente, quando dice “…la presunzione che questa istituzione non vada in mani diverse dalle nostre…” sembra quasi che parli di una fabbrichetta che le appartiene da generazioni.Sempre suo
Franco Porta


10 maggio 2007
Progetto "Insieme per il Bulldog".

Se dovessi definire questo progetto, lo definirei un progetto di valori e di programma.
Assolutamente un progetto di tutti, di tutti gli amanti ed estimatori del bulldog inglese, che vuole darsi un nome molto semplice: “Insieme per il bulldog”, un gruppo dei soci per i soci, dei soci di buon senso e di buona volontà, un gruppo che porta nel cuore un grande amore per il bulldog inglese, fondato sulla comunicazione e sulla trasparenza. Noi non siamo certo tra quelli che pensano che la storia del nostro Circolo sia una storia negativa, e non siamo neppure tra quelli che criticano gratuitamente coloro che hanno contribuito a far sviluppare il bulldog inglese in Italia fino ad oggi. Al contrario, ricordiamo con riconoscimento i protagonisti della fondazione del nostro Club. Quelle sono le nostre radici e per questo , per ricongiungerci al punto sano e forte delle origini della fondazione del Circolo Italiano Bulldog, ho deciso insieme ad altri soci-amici di creare questa nuova forza riformista per rilanciare fortemente i valori che devono sottostare ad ogni società che ha tra gli scopi statutari quello del miglioramento genetico delle popolazioni, lo studio, la valorizzazione, l'incremento e l'utilizzo della razza Bulldog Inglese. Oggi più che mai si avverte l’esigenza di un rinnovamento, di una maggior comunicazione e trasparenza verso i soci, di una maggior tutela della razza, che passa da una radicale revisione del Codice Deontologico al cui centro deve essere collocato il “cane”, per finire con la revisione dell’attuale sistema espositivo. Per la prima volta verrà sottoposto ai soci una lista ed un programma, dove verranno esposte le linee direttive del nostro progetto; in tal senso mi sono già fatto promotore di una richiesta formale di modifica dello statuto per cambiare le norme che riguardano appunto il sistema di elezione del Consiglio Direttivo. Penso che una modalità basata sulla presentazione di liste con i relativi programmi sia un sistema sicuramente migliore, in quanto garantirebbe una superiore informazione ed esalterebbe i principi di chiarezza, trasparenza e diligenza verso i soci.                                                                                                                      Franco Porta

09 maggio 2007
Liste e Programmi?

Recentemente abbiamo assistito alle votazioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo dell’ENCI, che sono regolamentate dagli articoli 12.1 – 12.7 del Regolamento di Attuazione approvato dall’Assemblea dei Soci il 21-22 aprile 2006 e ratificato con D.M. n. 21909 del 28 giugno 2006. Vorrei approfittare dell’occasione per esprime il mio parere circa l’opportunità di modificare le norme dello statuto del nostro Club riguardanti appunto il sistema di elezione del Consiglio Direttivo. Penso che una modalità basata sulla presentazione di liste con i relativi programmi sia un sistema sicuramente migliore di quello attualmente in uso, in quanto garantirebbe una migliore informazione ed esalterebbe i principi di chiarezza, trasparenza e diligenza verso i soci. Non mancherò di farmi promotore di una richiesta formale circa la fattibilità di una modifica in tal senso dello statuto del nostro Circolo.
Franco Porta

Simplydoor non è in alcun modo responsabile delle dichiarazioni rilasciate in questa rubrica. La totale responsabilità di quanto dichiarato è esclusivamente degli inserzionisti


 
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