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DNA Screening Iperuricosuria.
Voglio riprendere un post pubblicato dall'architetto Paolo Maranto per fare un po' di chiarezza sulla iperuricosuria.
"La ricerca scientifica è sempre più avanzata ed ogni giorno ci offre la possibilità di percorrere sofisticate soluzioni per prevenire problemi conseguenti alla selezione. Per quanto riguarda la formazione di calcoli, per esempio, sono stati messi a punto test del DNA finalizzati allo studio della predisposizione a quelli causati dalla iperuricosuria e dalla cistinuria. Si tratta di test differenti, ma sembra che nella nostra razza non esistano dati statistici sulla predisposizione genetica tali da allarmarci (chi avesse notizie diverse da queste è pregato di renderle note). Cionostante, il Kennel Club ha reso fruibile un database dei cani testati per l'HUU e lo Junior Bulldog Club ha avviato una campagna di sensibilizzazione per la prevenzione con seminari e la divulgazione di come il problema si trasmette alla progenie. Pochi giorni fa ho pubblicato la risposta di Laboklin -
Paolo Maranto
Innanitutto vediamo di fare un po' di chiarezza circa l'iperuricosuria.
Iperuricosuria:
La metabolizzazione o l’eliminazione anormale di purina sono responsabili dell’iperuricosuria nei cani di alcune razze e in quelli con epatologia sottostante. Le porzioni puriniche degli acidi nucleici subiscono una metabolizzazione per formare ipoxantina e xantina, che sono ossidate ad acido urico della xantina ossidasi (XO). L’acido urico viene metabolizzato a livello epatico dall’enzima uricasi. La maggior parte dei mammiferi elimina quasi solo allantoina, ma l’uomo e le scimmie superiori eliminano soprattutto acido urico.
Due sottogruppi di cani sviluppano spesso urolitiasi da purina: i dalmata e i cani con epatopatia primaria. I dalmata sono intermedi tra i cani delle altre razze e l’uomo per quanto riguarda il metabolismo della purina, poiché eliminano una quantità di allantoina pari a metà e/o due terzi rispetto all’acido urico. Tra i cani dalmata e quelli di altre razze esistono differenze sia nel trattamento epatico sia in quello renale degli urati. L’enzima uricasi, che converte l’acido uricoin allantoina, è conservato nei perossisomiepatici.
L’acido urico deve essere trasportato agli epatociti prima di essere convertito in allantoina. I dalmata hanno quantità di uricasi pari a quelle degli altri cani, ma presentano un trasporto anormale dell’acido urico attraverso la membrana epatica.
Inoltre, sia i dalmata sia gli altri caniespellono e riassorbono gli urati nei tubuli prossimali, ma nei dalmata il riassorbimento è più limitato. Inoltre eliminano attivamente gli urati neiu tubuli distali, a causa di difetti del trasporto di membrana.
Anche se tutti i dalmata hanno livelli elevati di acido urico urinario, solo una piccola percentuale sviluppa calcoli. Alcune razze, come il bulldog inglese, hanno molto spesso calcoli di urati senza presentare un’evidente epatopatia. Questi cani potrebbero avere un difetto metabolico che predispone alla formazione di calcoli di urati, ma il meccanismo è ancora sconosciuto.
Nei cani con epatologia primaria si ha una ridotta conversione dell’acido uricoad allantoina e di ammoniaca a urea. Questi difetti metabolici causano iperuricuria e iperammonuria.
Le anomalie vascolari portali e la displasia microvascolare epatica sono state spesso associate alla formazione di calcoli di urati, sebbene qualsiasi disfunzione epatica possa predisporre alla formazione di calcoli.
I segni clinici dell’urolitiasi da urati sono compatibili con patologie delle vie urinarie inferiori. I cani maschi possono sviluppare un’ostruzione uretrale. I cani giovani o di mezza età sono colpiti più spesso dei cani anziani.
Nei dalmata i maschi sono affetti più spesso dai calcoli urinari che le femmine. I cani con epatopatia primaria non hanno predisposizione di sesso per la formazione dei calcoli. La diagnosi definitiva di calcoli di cistina dipende dalla rimozione dei calcoli e dall’analisi quantitativa. I calcoli di urati sono radiotrasparenti sulle radiografie dirette. Per identificare i calcoli sono utili l’ecografia addominale e la cistografia con doppio mezzo di contrasto. Lo studio sulla funzione epatica è appropriato per i cani di razza non dalmata. I calcoli di urati sono solitamente piccoli e lisci e di colore variabile dal giallo, al verde, al nero.
Il trattamento prevede la rimozione o la dissoluzione dei calcoli, seguita da un trattamento farmacologico a lungo termine per impedire le recidive. La terapia di dissoluzione include dieta calcololitica, trattamento con inibitori della XO, alcalinizzazione delle urine, eliminazione delle infezioni secondarie e induzione dell’isostenuria.
Si consiglia l’uso di una dieta a basso tenore di purina, con pochi minerali calcologeni.
L’allopurinolo, un inibitore sintetico della XO, viene usato per trattare e prevenire l’urolitiasi da urati poiché può ridurre le concentrazioni sieriche e urinarie di acido urico.
L’allopurinolo dovrebbe essere somministrato solo ai cani che assumono alimenti a basso tenore di purina, per evitare la formazione di calcoli di xantina.
L’alcanilizzazione dell’urina riduce la produzione tubulare di ammoniaca, diminuendo così la produzione di ioni ammonio urinari che formano complessi con gli urati per formare i calcoli. Gli agenti alcanizzanti ( per es. il bicarbonato di sodio e potassio citrato orali) vanno somministrati a un dosaggio tale da mantenere il pH urinario tra 7 e 7,5.
La produzione di urina diluita si ottiene somministrando diete a contenuto limitato di proteine, che riducono la capacità di concentrazione della midollare renale.
Negli animali con ostruzione uretrale o in quelli che non rispondono alla terapia di dissoluzione, bisogna prendere in considerazione la rimozione meccanica dei calcoli. Il tempo medio di dissoluzione dei calcoli di urati è di circa 3,5 mesi.
La dissoluzione è talvolta legata alla correzione definitiva dell’anomalia portovascolare, ma i calcoli non si risolvono senza aver prima risolto i difetti epatici sottostanti.
Poiché le cause dei calcoli di urati sono varie, la terapia con allopurinolo non è consigliata nei cani con difetti epatici.
La prognosi è da discreta a riservata per le recidive dei calcoli nel dalmata e dipende dall’impegno del proprietario a proseguire il trattamento e fare fronte alle spese. Nei cani con epatopatia sottostante, la prognosi è buona se è possibile una terapia definitiva per l’epatopatia, ma è riservata nei cani con epatopatia inguaribile.
Tratto da:
Clinica medica veterinaria. Malattie del cane e del gatto.
Di Stephen J. Ettinger,Edward C. Feldman
E' importante ricordare, per quanto rigurda i possibili accoppiamenti, quanto segue:
Clear x Clear = 100% cuccioli Clear (accoppiamento consigliato)
Clear x Carrier = 50% cuccioli Clear e 50% cuccioli Carrier (accoppiamento consigliato, ma tutti i cuccioli vanno testati)
Clear x Affected = 100% cuccioli Carrier (accoppiamento consigliato)
Carrier x Carrier = 50% Carrier, 25% Affected e 25% Clear (accoppiamento sconsigliato)
Carrier x Affected = 50% Affected e 50% Carrier (accoppiamento sconsigliato)
Affected x Affected = 100% Affected (accoppiamneto sconsigliato)
A questo punto mi piace, a titolo puramente informativo e statistico, riportare i dati del Kennel Club inglese circa la nostra razza:
http://www.thekennelclub.org.uk/item/2766